a mente fredda

loc. avv. dopo che l'ira e lo sdegno sono sbolliti.
1831 [DELIN 1884 (Carducci)]
- Vittorio IMBRIANI, Merope IV, 1867, cap. XXIII: "Intendiamoci bene, io non biasimo né lei, né lui: anzi dico ora che sono a mente fredda, spassionato, dico ch'ella opererebbe giustamente a rendermi pan per focaccia, e che chi la disprezzerà non la meriterà". Cfr. Biasci 2012a.
Cfr. Michele A. Cortelazzo, Retrodatazioni al "DELI" da traduzioni letterarie ottocentesche, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXIX, 2022, pp. 247-312.
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Michele A. Cortelazzo - Accademia della Crusca - 06/02/2023