a rotta di collo

loc. avv. in gran fretta, molto velocemente.
1677 [BIZ 1741 (C. Goldoni), DELIN 1863 (Fanfani), GDLI av. 1828 (V. Monti)]
- Aniello Piscopo, Lo mbruoglio d’ammore. Commeddia da rappresentarese a lo Treato de li Sciorentine inchist'anno 1717, Velletri, se venne sotto la Nfermaria de S.M. la Nova, e ala fontana Medina, 1717, I, 10: "Priesto a rotta de cuollo".
- Carlo Goldoni, L’Arcadia in Brenta. Drama comico per musica da rappresentarsi in Venezia nel teatro di Sant'Angelo per la fiera dell’ascensione l'anno 1749, Ferrara, per Giuseppe Barbieri, 1749, I, 2: "Ma diavolo, si spende / troppo a rotta di collo".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 12/04/2022