agenesiaco

agg. di periodo, non generativo, infertile.
1948
- "Enciclopedia cattolica", vol. I, Città del Vaticano, Ente per l’Enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, 1948, p. 471: "Una questione assai dibattuta in questi ultimi tempi è quella relativa alla liceità della cosiddetta continenza periodica, ossia all’uso del’M. riservato ai periodi o cicli che, secondo alcuni calcoli e particolari teorie, si prevedono infecondi (tempo agenesiaco)".
- Virginio Rotondi, in "Le Ore", 12 novembre 1964, "regolare, come si sa, è l’uso del matrimonio nei periodi cosiddetti agenesiaci: naturalmente quando si abbiano motivi seri e proporzionalmente gravi" (cit. in C. Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano, Roma, Newton Compton, 1987, s.v.).
Cfr. A. Marcellino [lettere A-AM], Claudio Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano (lettere A-C), in “AVSI”, vol. V, 2022, p. 108.
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 13/03/2024