alabastro

s. m. (min.) pietra calcarea tenera, variegata, adattissima alla lavorazione al tornio.
sec. XIII-XIV [GRADITe av. 1321]
- Intelligenza, sec. XIII-XIV (tosc.): "L'ottavo loco è termàs chiamato / secondo lo latin de li Romani, / e per volgare si è stufa appellato, / e i· molti luochi i bagni surïani: / di pir' e chelonite è lo smaltato, / gemme che rendon calor' molto sani; / havi alabasti ed acque lavorate, / fummi di gomme odifere trïate, / con nuov' odori divisati e strani".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 15.24, av. 1321 (fior.): "né si partì la gemma dal suo nastro, / ma per la lista radïal trascorse, / che parve foco dietro ad alabastro".
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Scheda di redazione - TLIO - 06/12/2022