alacre

agg. pronto, volonteroso.
1772 [DELIN 1847 (Stampa periodica milanese), GRADITe 1859-60]
- Ferdinando Paoletti, I veri mezzi di render felici le società. Appendice apologetica al libro de' Pensieri sopra l'agricoltura, Firenze, per Gio. Batista Stecchi, e Ant. Giuseppe Pagani, 1772, p. 160: "Io miro già questo popolo pieno di vigore, e di brio, alacre, e volonteroso presentarsi a' suoi lavori".
- Giuseppe Parini, Opere. De' principj delle Belle Lettere, pubblicate ed illustrate da Francesco Reina, vol. VI, Milano, presso la Stamperia e fonderia del Genio tipografico, 1804, pt. II, capo II, p. 144: "La ferma costituzione della nostra macchina ci rende più alacri e più forti".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita da Alfonso Cerquetti, Studj lessicografici e filologici, Forlì, F. Marinelli editore, 1868, s.v.: "Alacre. Pronto, volonteroso. Il Manuzzi e altri ne mancano: da ciò forse la condanna dagli oltraseveri [sic] filologhi. La nuova Crusca lo aggiunge, ma privo di esempio. Nel mio Saggio di esercitazioni filologiche, ne porsi uno del Giusti, cui premetti i seguenti di autori citati. [...] Parini, vers. e pros. 409 (Le Monnier). [...] Paoletti, I ver. mezz. rend. felic. 322. (Milano, Destefanis)". Per la storia del testo delle Lezioni di Belle Lettere cfr. G. Parini, Prose. Vol.1, Lezioni, Elementi di retorica, edizione critica a cura di Silvia Morgana, Paolo Bartesaghi, Milano, Ledizioni, 2003.
---
Scheda di redazione - 03/03/2021