alfabeta

s. m. e f. chi sa leggere e scrivere.
1881 [GRADIT 1916]
- Antonio FOGAZZARO, Malombra, 1881, parte II: "Per scioltezza di scilinguagnolo non gli stavano troppo al disotto, posto ch'erano contadini; grassi se si vuole, ma contadini da gerla e da zappa. 'Siamo poveri alfabeti di campagna' diceva uno di loro. Avevano finissimo il fiuto della canzonatura".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 05/11/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI