Retrodatazione di alphorn - Data di prima attestazione

alphorn

(var. alpenhorn) s. m. inv. (vc. ted.) (mus.) strumento a fiato in legno simile al corno, lungo dai due ai quattro metri, usato nelle alpi svizzere per radunare in origine il bestiame.

1841 [GRADITe 1955]

- Cesare Cantù, Della letteratura. Discorsi ed esempi in appoggio alla "Storia universale", vol. II, Torino, G. Pomba e C., 1841, p. 345.

- "Bollettino del Club alpino italiano", vol. XII, n. 33, 1878, Note bibliografiche, p. 252: "Dovevano anche tenere in buon istato gli indicatori di strade, chiamati Dauben, e suonare tutte le sere il corno di caccia (alpenhorn), onde avvisare i viaggiatori ritardati nelle montagne".

Cfr. C. Porena, Lemmi musicali del GRADIT assenti in LesMU e assenti o privi di esempi nel GDLI (lettera A), in "AVSI", vol. II, 2019, p. 20.

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