ammucchiata

1 s. f. raggruppamento eterogeneo e disordinato di persone o cose.
1959 [GRADITe 1971]
- Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Milano, Garzanti, 1959: "Questa polvere ricopriva tutto, l'ammucchiata di fiori secchi, la robaccia bianca caduta sopra, le ortiche, quelle erbe che si vedono d'estate dappertutto, che strisciano come serpi, secche e intanfanate, i mucchi d'immondezza"; "Sul tavolo dell'osteria avevano messo tutti ragazzini in fasce, come un'ammucchiata di gattini, ce n'erano almeno una trentina, uno sopra l'altro, e intorno le madri che li guardavano, tremando dal freddo".
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 19/03/2022
2 s. f. colloq. rapporto erotico di gruppo, senza distinzione di numero e di sesso.
1969 [GRADITe 1971]
- Dario Fo, Grande pantomima con bandiere e pupazzi piccoli e medi, in "Sipario. Rassegna mensile dello spettacolo", a. XXIV, n. 273, 1969, pp. 45-59: "Primo capo: Basta, mi fate schifo! Sbavate come randagi infoiati! - Regina: Forza cara, questo è il momento, lui è uno dei capi, è una delle teste grosse, devi fargliela saltare dal corpaccione! - Primo capo (respirando con fatica, attorniato com'è dalla popputa) Che vogliamo fare? L'ammucchiata? [...] Vogliamo l'orgia carnascialesca di massa? Amorali!".
- Giorgio Scerbanenco, Milano calibro 9, Milano, Garzanti, 1969: "Va bene i soldi, va bene mangiare tartufi e aragoste, va bene le auto e i viaggi e tutto il resto, ma ce l'avevo sempre appiccicata addosso. Non potevo fare mai una partita a sputafuoco, non potevo fare mai una serata come dico io, un'ammucchiata, con tanti ragazzi e ragazze".
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 19/03/2022