appaltare

v. tr. (teatr.) scritturare, fare un contratto a un cantante o un attore.
1737
- Antonio Palomba, L'Orazio. Commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro Nuovo sopra Toledo nel Carnovale di quest'anno 1737, Napoli, a spese di Nicola di Biase, 1737, II, 2: "si appaldi Giacomina / per il Teatro di Lisbona"; II, 11: "per Portogallo / vuol Leandro appaldarti".
- Antonio Palomba, La Gismonda. Commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro de' Fiorentini nella primavera di quest'anno 1750, Napoli, per Domenico Langiano, 1750, I, 13: "Da prima Donna; / da che volete voi, ch’io recitassi? / in tutte le mie recite / sono stata appaldata / sempre da prima parte".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 08/04/2022