appalto

s. m. (teatr.) contratto, scrittura teatrale con la quale si assume un cantante o un attore.
1737
- Antonio Palomba, L'Orazio. Commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro Nuovo sopra Toledo nel Carnovale di quest'anno 1737, in Napoli, a spese di Nicola di Biase, 1737, II, 1: "ha conchiuso l'appaldo / con quel Napoletano"; I, 14: "volimmo / concrudere l'appardo / de la sia Giacomina?".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 13/09/2021