arbitrarietà

s. f. l'essere arbitrario.
1868-69 [GRADIT 1880 (Imbriani)]
- Giuseppe ROVANI, Cento anni, 1868-69, libro IV: "questo legista raccomandava che il giudice deve inclinare alla parte più mite, e regolare l'arbitrio colla disposizione generale della legge e con la dottrina dei dotti approvati; e riferendo molti passi di quei giurisperiti che avevano stabilita la regola contraria a quella più comunemente ammessa sull'arbitrarietà dei giudizj".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 24/09/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI