asonico

agg. che non produce o non trasmette suoni percepibili dall’orecchio umano.
1965
- Themistius, Parafrasi dei libri di Aristotele sull’anima, trad. it. di Vittorio De Falco, Padova, CEDAM, 1965, p. 99: "L’aria, in se stessa, è asonica, perché non ha un proprio principio di suono, ma facilmente si frantuma, si disperde e cede ad ogni corpo".
- Michele Prisco, Una spirale di nebbia, Roma, 1966, p. 93: "così non si accorse neppure del cavaliere Altobelli uscito come ogni sera a far prendere aria al barboncino che libero del guinzaglio saltellava frenetico ma pronto a tornare docile al primo richiamo del fischietto asonico" (cit. in C. Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano, Roma, Newton Compton, 1987, s.v.).
Cfr. M. A. Deriu [lettere AQ-AZ], Claudio Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano (lettere A-C), in “AVSI”, vol. V, 2022, pp. 137-138.
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 13/03/2024