au revoir

inter., s. m (vc. fr.) arrivederci, spec. in contesti scherzosi.
1878 [GRADIT 1840]
- Edmondo DE AMICIS, Costantinopoli, Stambul, 1878: "Altre volte s'apre la porticina d'una di quelle casette: vi soffermate aspettando l'apparizione della bella d'un arem, e n'esce invece una signora europea, con cappellotto e strascico, che mormora adieu o un au revoir, e s'allontana rapidamente, lasciandovi colla bocca aperta".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 15/09/2020