bagnoschiuma

s. m. inv. sapone liquido che sciolto nell'acqua produce schiuma profumata.
1969 [GRADITe 1983]
- "Selezione dal Reader's Digest", agosto 1972, p. 3. Cfr. D'Achille 2012, pp. 187-197.
Cfr. E. ALTISSIMI, in Paolo D'Achille et alii, Retrodatazioni dalla didattica a distanza, in Laboratorio di ArchiDATA 2020. Retrodatazioni lessicali: storia di cose e di parole, a cura di Ludovica Maconi, Firenze, Accademia della Crusca, 2020, pp. 173-175, s.v. Bagnoschiuma:

"Muovendo da un articolo di Salvatore Claudio Sgroi (Il marchionimo Bagnoschiuma® s.m.: composto ‘unicefalo’ a destra o ‘acefalo’? con etimo sincronico o diacronico?, in “La lingua italiana. Storia, strutture, testi», III [2007], pp. 137-145), che ha affrontato il problema della formazione del composto, ritenendo poco probabile che esso sia un calco dall’inglese ed escludendo inoltre la possibilità che la testa del composto sia bagno, ritenendo improbabile una sua estensione metonimica, Paolo D’Achille (2012, pp. 175-197) ha affrontato lo studio del composto, datato dal GRADIT 1983, anticipando la prima attestazione al 1972 e confermando grazie ad essa la sua origine come marchionimo. Diversamente da Sgroi, D’Achille, ritiene che il composto derivi, con ellissi della preposizione, dalla polirematica bagno di schiuma (documentata dal 1928 in àmbito medico), che a partire dal 1970 ha iniziato a indicare per metonimia non un bagno nella schiuma, ma una schiuma da bagno. [...]
L’aggiornamento dei dati relativi a bagnoschiuma è stato consentito dalla possibilità di accedere all’archivio del mensile di moda “Vogue”, contenente tutti i numeri pubblicati dal 1964 fino ad oggi. La ricerca ha permesso innanzitutto di retrodatare la prima attestazione di bagnoschiuma, confermandone ancora una volta la sua origine come marchionimo. La prima apparizione (in forma però non univerbata) risale infatti all’ottobre del 1969.
[...] altre occorrenze del sostantivo bagnoschiuma (in forma univerbata o no) documentano che esso non era poi di uso così raro negli anni Settanta del Novecento: le attestazioni tra il 1969 e il 1980 in “Vogue” sono infatti una ventina e ciò può plausibilmente far immaginare una presenza del sostantivo anche all'interno di altri periodici di argomento analogo pubblicati nello stesso periodo.
La ricerca ha permesso infine di confermare l’ipotesi avanzata da D’Achille relativamente alla derivazione di bagnoschiuma dalla polirematica bagno di schiuma, che dalla metà degli anni Sessanta avrebbe iniziato ad indicare non solo il bagno, ma anche il prodotto da bagno. Ai due esempi del 1970 segnalati da D’Achille il corpus “Vogue” consente di aggiungere varie altre attestazioni, a partire dal 1966: «Schiumilla, bagno di schiuma alla camomilla» (dicembre 1966, p. 158).
Le occorrenze della locuzione bagno di schiuma come equivalente di bagnoschiuma sono praticamente ininterrotte fino al 1978 (fanno eccezione solo gli anni 1967, 1968, 1977); occorrenze isolate appaiono ancora nel marzo 1981, nel giugno 1982, nel marzo 1983, nell'aprile 1984, nel novembre 1985".

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Scheda di redazione - 13/02/2023