bergère

s. f. (vc. fr.) poltrona ampia e profonda, imbottita e munita di cuscino sopra il sedile.
1851 [DELIN 1931 (Panzini), GRADITe 1892]
- Antonio Bresciani, L'ebreo di Verona, in "La civiltà cattolica", vol VI, 1851, cap. XXXI, p. 161 [ed. 1852, vol. IV, p. 56]: "- S'egli è poi per cotesto i nostri repubblicani redensero Roma crogiolandosi appunto in seggioloni ch'io ne disgrado le bergères e le veilleuses di queste villette ginevrine [...]. Il Mazzini non ha fatto egli forse e non fa tuttavia le sollevazioni de' popoli dolcemente in predelle mentre gli attizzati e infiammati da lui vanno ad esporre la peccia alle cannonate e alle punte delle spade?".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 07/12/2021