birichino

s. m. persona poco raccomandabile.
1736 [DELIN 1836 (G. Giusti), GRADITe 1801 (U. Foscolo, "Epistolario") "bambino, monello"]
- Ercole Maria Zanotti, Bertoldo con Bertoldino e Cacasenno in ottava rima con argomenti, allegorie, e figure in rame, in Bologna, per Lelio dalla Volpe, 1736, canto XIV, XXXVIII, p. 209: "Con più dunque, che mai poté, prestezza / Tutto ringalluzzato ei giunse abbasso, / Ove il buono asinel per la cavezza / Stava legato a un grande, immobil sasso; / E birichini assai, marmaglia avvezza / Di quanto incontrar suol pigliarsi spasso, / Senza orecchie veggendolo in tal guisa, / Stavangli intorno, e ne facean le risa".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita dall'ed. Venezia, presso G. Martini, 1805, c. XIV, strofa XXXVIII, p. 259 e p. 383, nel vocabolarietto finale: "Biricchini 14.38 è così detto in Bologna certa ciurmaglia povera, e sfaccendata, che vive di rapina ordinariamente".
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Scheda di redazione - 03/03/2021