break

s. m. inv. (vc. ingl.) interruzione momentanea di attività.
1937 [DELIN 1969 (Piccioli), GRADITe 1968]
- Salvatore Barzilai, Luci ed ombre del passato. Memorie di vita politica, II ed., Milano, Fratelli Treves, 1937, p. 289: [a proposito del deputato calabrese e ministro Bernardo Grimaldi] "Il Magliani di lui diceva: – Ci sono tre Grimaldi: quello di Catanzaro, dedito alle distrazioni, allegro, buon compagnone; quello delle centomila inaugurazioni, che sta serio nel parteciparvi ma con molta fatica, ed è capace di divertirsi piacevolmente alle spalle d'un sindaco che viene a portargli al break di passaggio l'omaggio dei suoi devotissimi ammiratori [...]; c'è poi il Grimaldi uomo di Governo, al tavolo di lavoro o dinanzi alla Camera, capace di ogni maggior possibile serietà".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 29/10/2020