buvard

s. m. inv. (vc. fr.) cartella da scrittoio con carta assorbente.
1891 [GRADIT 1900 (Verga)]
- Federico DE ROBERTO, L'illusione, 1891, parte III: "Non le aveva letto nel viso, negli occhi infossati, nelle parole sconnesse, l'ambascia per la quale era passata? Aveva una pungente curiosità di saperlo. Lasciò un giorno le lettere di Enrico sul buvard; scorgendole, egli chiese: - Di chi sono?".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 05/11/2018