cabaret

1 s. m. (vc. fr.) osteria.
1885 [GDLI-2004 1892 (Garollo)]
Cfr. Paolo D'Achille, Nel "cabaret" lavorano "cabarettisti" o "cabarettari"?, consulenza linguistica di Crusca dell'11 maggio 2022.
Per questo significato cfr. anche le registrazioni nei dizionari piemontesi di Casimiro Zalli (1815) e di Vittorio di Sant’Albino (1859) citate nel LEI.
Vedi il collegamento esterno
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Consulenza linguistica di CRUSCA - 20/05/2022
2 s. m. (vc. fr.) locale notturno.
1920 [DELIN 1927 (Panzini)]
- Dario Niccodemi, La morte in maschera, Milano, Vitagliano, 1920, p. 95: "La porterò nei cabarets di Montmartre, in quelle stupide bolge dove non si parla che di amore... che di amori... di tutti gli amori...".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 09/12/2021