capataz

s. m. (vc. sp., scherz.) capo autoritario.
1886 [GRADIT 1892]
- Edmondo DE AMICIS, Cuore, 1886, Dagli Appennini alle Ande: "Senti, ora che ci penso. Fa una cosa. Svolta a destra per la via, troverai alla terza parte un cortile; c'รจ un capataz, un commerciante, che parte domattina per Tucuman con le sue carretas e i suoi bovi".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 05/11/2018