cazziare

v. (vc. merid.) rimproverare duramente.
1967 [GRADITe 1996, Zingarelli18 1985]
- Lorenzo Renzi, La lingua di caserma oggi, in "Lingua nostra", vol. XXVIII, fasc, 1, marzo 1967, p. 27: "cazziare (univ.; Alp. ven. cazziotare) 'rimproverare, fare la ramanzina'; cazziata e, più frequente, cazziatone, 'ramanzina'. Cazziatone ha sostituito quasi del tutto il vecchio cicchetto, che ha il vantaggio di essere parola 'pulita' e perciò è ancora d'obbligo in certe occasioni. La mancanza di documentazione è certo dovuta alla natura oscena della parola, ma è voce tradizionale".
Cfr. Antonio Vinciguerra, È giusto "cazziare" qualcuno?, consulenza linguistica di Crusca del 19 maggio 2017.
Di uso gergale; dialettale, dal napoletano cazzià: 1869 (P. P. Volpe, Vocabolario napolitano-italiano).
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Consulenza linguistica di CRUSCA - 14/05/2021