cetimedizzazione

(o cetomedizzazione) s. f. assimilazione o omologazione al ceto medio di una diversa classe sociale.
1978 [GRADITe 1995]
- Sandro Roventi, [recensione a] L'intellettuale amministrativo nella politica del PCI, di John Frazer, in "Rivista italiana di scienza politica", vol. VIII, fasc. 3, dicembre 1978, pp. 509-511, a p. 510: "Personalmente non ho nulla contro questo modo di identificare il gruppo che ci interessa, mi limiterei a notare che, più che di 'cetimedizzazione' dell’intellettuale […]".
- Arcangelo Lobianco, Politica, economia e sindacato nei discorsi di Lobianco alla XXIV assemblea generale, ai consigli nazionali, alla II conferenza oganizzativa, al convegno nazionale economico, [a cura della] Confederazione nazionale coltivatori diretti, Roma, [s.n.], 1984: "Ma noi riteniamo che il mondo agricolo produttivo e quello dell’impresa familiare coltivatrice non possano sottostare alle suggestioni di 'cetomedizzazione'" (cit. in C. Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano, Roma, Newton Compton, 1987, s.v.).
Cfr. G. Puggioni [lettere CE-CO], Claudio Quarantotto, Dizionario del nuovo italiano (lettere A‒C), in “AVSI”, vol. V, 2022, p. 174.
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