cifra tonda

loc. sost. numero, cifra senza frazioni o decimali, o anche arrotondato alle decine, centinaia, ecc.
1901 [DELIN 1921 (G. A. Borghese)]
- Paolo VALERA, La folla, 1901: "Il modo di lavorare della Lega, la quale aveva chiuso l'elenco dei membri alla cifra tonda di duecento [...] era quello di mandare attorno ai banditori uno sciame di individui [...] a rappresentare la parte di compratori".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 22/06/2020