cittadinanza

s. f. l'insieme degli abitanti di una città.
1291-1300 [GRADITe av. 1321]
- Fatti di Cesare, 1291-1300 (sen.): "Qui cominciò a ferire l'un fratello l'altro, lo padre el figliuolo, el cugino el cugino, el vicino l'altro vicino: qui era la nobile cittadinanza di Roma".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 16.49, av. 1321 (fior.): "Tutti color ch'a quel tempo eran ivi / da poter arme tra Marte e 'l Batista, / erano il quinto di quei ch'or son vivi. / Ma la cittadinanza, ch'è or mista / di Campi, di Certaldo e di Fegghine, / pura vediesi ne l'ultimo artista".
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Scheda di redazione - TLIO - 07/12/2022