congeniale

agg. che è consono, che si accorda all'indole e alle preferenze di qualcuno.
1667 [DELIN e GRADIT 1825]
- Giovanni Franchini, Bibliosofia, e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali ch'hanno scritto dopo l'anno 1585, Modena, per gli eredi Soliani stampatori, 1693, p. 336: "onde [Gioseffo Ferretti] se ne tornò à Roma, dove era stato Collegiale, e con il suo congeniale Lodovico Spontoni dà Bologna (famoso predicatore) in tutto del tagli del Ferretti, trattenutosi non sò che anni, li convenne poi partire con lo stesso Spontoni" (cfr. Monaldi 2012, p. 94).
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Ludovica Maconi - UniUPO - 07/09/2017