dancing

s. m. inv. (vc. ingl.) specie di ballo che dovette essere di origine popolare, come dice il nome inglese, e poi elevato a dignità di ballo signorile.
1901 [DELIN 1905 (Panzini)]
- Antonio FOGAZZARO, Piccolo mondo moderno, 1901, cap. V: "Invano Bertha Rothenbaum, con una familiarità di zitellona esperta e bonaria, propose alle pupille della Raselli di aspettare la pioggia per battezzare un bel giovane israelita che ballava il dancing a meraviglia".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 01/11/2018