decarcone

s. m. a Roma nel X-XIII sec., il caporione che al principio del XIV sec. portava il nome di bandarese.
1744 [DEI s. d.]
- Gasparo Bugati, Historia Universale, Venezia, appresso Gabriel Giolito di Ferrarii, p. 187: "questo buono Imperatore [...] arrivò a Roma: dove havendo impregionato tutti gli ufficiali, et scoperta la congiura, fece impiccare tutti i Decarconi di Roma (come hoggi forse i Caporioni, cioè Capi di Regioni) bandì i Consoli in Alemagna, il Prefetto con tutte le ignominie del mondo tratto per Roma lo fece frustare".
- Bernardino Bernardini, Descrizione del nuovo ripartimento de' rioni di Roma, Roma, per Generoso Salomone, presso S. Eustachio, 1744, p. 15: "ogni Rione è commesso alla cura, e custodia di un Caporione, di un Capotoro, o sia viene costituito il Priore de' Caporioni. Di questo magistrato si fa ricordo in un Codice della Vaticana, pubblicato dal celebratissimo Signor Muratori, fin dall'anno 948, nel qual tempo erano appellati Decarconi, siccome nel 1262 si trovano chiamati Banderesi".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207- 242.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 04/06/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI