delay

s. m. inv. (mus.) alterazione del suono di strumenti elettrici o amplificati, prodotta registrando il suono emesso e riproducendolo con un determinato ritardo temporale, generando un effetto di riverbero; anche lo strumento che la produce.
1987
- Enzo Restagno (a cura di), Nono, Torino, EDT, 1987, p. 63: "Durante queste conversazioni con Chowing ci capitò di parlare del delay, uno strumento che ha la possibilità di ritardare anche di molti secondi i suoi che sono stati eseguiti o programmati, dandoti così modo di costruire sovrapposizioni interessanti e variate".
Cfr. G. Virgilio, Lemmi musicali del GRADIT assenti in LesMu e assenti o privi di esempi in GDLI (lettera D), in "AVSI", vol. VI, 2023, p. 10: GRADITe 1974 (senza fonte).
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 20/07/2025