diteggiare

v. tr. / intr. segnare la diteggiatura su uno spartito musicale; muovere le dita sui tasti o sulle corde di uno strumento; (fig.) toccare con le dita, muovendole come su uno strumento musicale.
1887 [DELIN e GRADIT 1892 (Fanfani)]
- Giovanni Faldella, A Parigi. Viaggio di Geromino, Torino, casa editrice C. Triverio, 1887, p. 147: "Per fare all'amore, per diteggiare i vaghi corsetti, i giocondi visini, le gambe fatte al tornio [...]".
Il verbo diteggiare è usato in questo passo nel senso di 'tamburellare con le dita'. Per questo significato, il Battaglia (GDLI) registra solo esempi novecenteschi di C. Linati e C.E. Gadda. Il verbo diteggiare è formazione denominale, conio espressivo, di cui Silvia Morgana ha ricordato la presenza in un altro testo faldelliano, il Sant'Isidoro (Lattes, 1909, p. 299), dove compare però come tecnicismo musicale, nel significato proprio di 'articolare con le dita sulla tastiera' (cfr. S. Morgana, La lingua di Giovanni Faldella, Firenze, La Nuova Italia, 1974, p. 131).
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Ludovica Maconi - UniUPO - 14/07/2017