fatuamente

avv. in modo fauto, superficialmente.
1867 [GRADIT 1869]
- Vittorio IMBRIANI, Merope IV, 1867, cap. II: "mi sono fatuamente illuso, stimando che in voi fosse, amore non giĆ , so troppo di non meritarlo, ma una grande e sincera compassione".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 26/09/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI