giù per

loc. avv. lungo.
1828 [DELIN 1869 (TB)]
- Vittorio IMBRIANI, Merope IV, 1867, cap. XII: "sentii quel suo braccio bianchissimo avvinghiarmi, e scorrermi giù per la fronte, quasi sudor freddo, il liquore che traboccava dalla coppa". Cfr. Biasci 2012a.
- Ippolito NIEVO, Le confessioni di un italiano, 1867, cap. III: "- Così - mi disse stendendo verso di me una mano che mi fece raggruzzolar tutto per i brividi che mi corsero giù per la schiena".
Cfr. Michele A. Cortelazzo, Retrodatazioni al "DELI" da traduzioni letterarie ottocentesche, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXIX, 2022, pp. 247-312.
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Michele A. Cortelazzo - Accademia della Crusca - 07/06/2023