graffiacarte

s. m. e f. scrittore mediocre, di scarso talento, imbrattacarte.
1867 [GRADIT 1937]
- Ippolito NIEVO, Le confessioni di un italiano, 1867, cap. VI: "Crescono la mia importanza, la mia gelosia, la mia sapienza di latino, sicché mi mettono per grafficarte in cancelleria".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 05/11/2018