impudore
        
            
                s. m. impudicizia; mancanza di discrezione, di riserbo.
            
            
                1883
[GRADIT 1909]
            
            
            
                
- Matilde SERAO, 
Fantasia, 1883, parte IV: "Egli aveva quella appassionata sfacciataggine degli innamorati, che narrerebbero al mondo come è tornita la spalla dell'amante loro, come il corpo sia più bianco del volto: un impudore sereno, per cui diceva ad Andrea che Lucia portava le giarrettiere di seta azzurra".                
             
             
        
            Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
        
            
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                Scheda di redazione - UniUPO - 27/06/2020