incline

agg. di qualcuno, propenso, disposto a qualcosa, spec. per indole naturale.
1869 [DELIN e GRADIT 1908 (Panzini)]
- Michele LESSONA, Volere è potere, 1869, cap. II: "il pubblico รจ rappresentato da uomini di penna e di ciarle, tanto inclini al non far nulla quanto al biasimare chi fa qualche cosa".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
---
Scheda di redazione - UniUPO - 27/06/2020