infatuare

v. tr. rendere fatuo, balordo.
sec. XIV [DELIN e GRADIT av. 1420]
- Girolamo da Siena, Dell'Adiutorio, sec. XIV (tosc.): "La tentatione fraudulenta si è quella, la quale per nuovo inganno infatua l'anima, e falla venire in una non proveduta stultitia".
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Scheda di redazione - TLIO - 26/12/2019