infeudamento

s. m. l'infeudare.
1748 [GRADIT 1869]
- GIuseppe Maria Secondo, Ciclopedia ovvero Dizionario universale delle arti e delle scienze, trad. it. di Ephraim Chambers, tomo III, Napoli, G. De Bonis, 1748, p. 82, s. v. Comune e passim: "l'Infeudato, per mantenere l'uso del suo aratro ha primieramente per gentilezza del suo padrone in comune la terra di passaggio [...] perché viene tacitamente compresa nell'infeudamento".
Cfr. A. Monaldi, Mille retrodatazioni, Roma, Bonacci, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 15/09/2020