insensato

agg. privo di ragione (in riferimento a persone e comportamenti).
1275 [GRADITe av. 1321]
- Trattato della Dilezione di Albertano da Brescia volgarizzato, 1275 (fior.): "tre generationi d'uomini àe i(n)nodiato l'anima mia: povero sup(er)bo, ricco bugiardo, vecchio matto [e insensato]».
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 11.1, av. 1321 (fior.): "O insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali!".
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Scheda di redazione - TLIO - 01/09/2022