intramarsi
        
            
                v. ricoprirsi di una fitta trama.
            
            
                1916
[GRADIT 1965]
            
            
            
                
- Guido DA VERONA, 
Mimi Bluette, 1916: "I suoi malleoli erano così snodati che poteva, con le ginocchia tese, appoggiare tutto il piede. I fiossi arcati s'intramavano di minute vene. Tutta la muscolatura della gamba usciva, in quella tensione, con un perfetto rilievo".                
             
             
        
            Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
        
            
                ---
                Scheda di redazione - UniUPO - 28/06/2020