linguaggio dell'uso

loc. s. m. (ling.) linguaggio correntemente adoperato dalle comunità dei parlanti.
1825 [DELIN 1927 (G. Pasquali) "lingua dell'uso", GRADITe "lingua d'uso"]
- Francesco Torti, Dante rivendicato. Lettera al sig. cavalier Monti dell'autore del prospetto del Parnaso italiano, Foligno, Tipografia Tomassini, 1825, p. 130: "I primi poeti d'ogni idioma adoprano maniere di dire inusitate, magnifiche, e lontane dal linguaggio dell'uso, ma anche i poeti più recenti, che parlano e vivono con noi, prendono ne' loro versi, il tuono dell'ispirazione, e quindi noi li crediamo più sublimi quanto essi più si inalzano al di sopra della nostra commune maniera di favellare".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita da: F. Torti, Antipurismo, nuova edizione, Foligno, Tipografia Tomassini, 1829, p. 88.
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Scheda di redazione - 18/12/2020