mascara
s. m. (cosm.) prodotto cosmetico costituito da un liquido denso, spec. di colore nero o marrone, da applicare sulle ciglia con uno spazzolino, per dar loro corpo e risalto, cfr. vc. mascaro.
1961
[GRADITe 1966]
- Grazia Livi,
Parigi lascia la donna con le gambe bianche, in "Epoca", 22 gen. 1961, p. 34: "l'occhio splenderà, misterioso o tenero, non più sottolineato brutalmente dal mascara nero, ma lavorato verso l'alto da varie gradazioni di ombretto".
- Alberto MORAVIA,
Claudia Cardinale, Milano, Lerici, 1963, p. 30: "In che ordine si trucca? [...] E poi mi metto la cipria, mi trucco gli occhi. In che modo si trucca gli occhi? Prima con la matita, poi ripasso tutto con la mascara liquida e alla fine il rimmel e poi basta. Il trucco è finito".
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"Selezione dal Reader's Digest", gennaio 1964, p. 5: "5 minuti solo per uno sguardo più affascinante! È veramente facile dare una diversa luce ai propri occhi! Adottate subito l'Automatic Mascara Topaze e ne sarete felicissime! Sceglietelo nella tonalità che più vi si adatta: nero, blu, grigio, marrone, verde. Lo speciale spazzolino a spirale dosa il colore, rende semplicissima l'applicazione ed evita di imbrattare le palpebre. Costa solo L. 900. Se il vostro profumiere ne fosse sprovvisto, inviate L. 900 in francobolli alla Topaze, casella postale 50, Repubblica San Marino, specificando il colore desiderato".
Cfr. P. D'Achille, Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi, Firenze, Cesati Editore, 2012. L'autore, attraverso il recupero di fonti da "Google Ricerca Libri", retrodata il termine in italiano e avvicina nel tempo le prime attestazioni di mascara in inglese (1901) e in francese (1905), postulando anche una nascita della voce in francese, che spiegherebbe meglio lo spostamento d'accento.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 13/02/2023