mohar
s. m. (vc. ebr.) nel mondo ebraico, dote pagata dal fidanzato ai genitori della futura moglie.
1930
[GRADITe 1967]
- Edoardo Volterra,
Collatio legum Mosaicarum et Romanarum, in "Atti della Accademia nazionale
dei Lincei. Classe di Scienze morali, storiche e filologiche. Memorie", VI s., a. CCCXXVII, vol. III, 1930, pp. 61-62: "L’ammontare del mohar è
poi fissato ad una determinata somma, distinguendo secondo si tratti di una vergine o di una vedova. Nel sistema ebraico questo pagamento è quindi un atto che deve precedere il matrimonio".
Cfr. A. Casu, Contributi raccolti tramite il riscontro di neologismari, in "AVSI", vol. II, 2019, pp. 265-266.
Vedi il collegamento esterno
---
AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 13/05/2025