negrume

s. m. accozzaglia di oggetti neri.
1912 [GRADIT 1968]
- Scipio SLATAPER, Il mio Carso, 1912, parte II: "Dal caffè dove bevvi petess la sera della calata, sbocca una comitiva di ominacci con barba, vestiti da donna; donne spanciate e altro negrume, urlando, saltando con fanaletti e bastoni".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 03/07/2020