orario continuato

loc. s. m. impegno giornaliero espresso in ore, che si susseguono senza interruzione di ore intermedie vuote.
1889 [DELIN 1960 (Dizionario enciclopedico italiano) "orario spezzato", GRADITe]
- Domenico Andreucci, Codice novissimo della istruzione elementare. Testo delle leggi, dei regolamenti, delle circolari e delle massime di giurisprudenza scolastica dal 13 novembre 1859 a tutto luglio 1888 aggiuntivi i recenti programmi per le scuole elementari, Milano - Roma, Enrico Trevisini Editore, 1889, cap.V, art. 41, p. 51, Regio Decreto 16 febbraio 1888 che approva il Regolamento unico per l'istruzione elementare: "Qualora fosse richiesto dalle esigenze locali di ridurre le due lezioni, antimeridiana e pomeridiana, ad un orario continuato, questo non potrà mai nella totalità durare per l'insegnamento meno di quattro ore e mezzo, e dovrà essere intercalato da un'ora almeno per le refezione e la ricreazione, le quali avranno sempre luogo sotto la sorveglianza dell'insegnante".
- Margherita G. Sarfatti, Dux, Milano, Mondadori, 1926, p. 51: "L'orario era continuato, ma all'una la scuola finiva ed io ritornavo in paese".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 25/02/2021