ottava

s. f. stanza di otto endecasillabi.
1585 [DELIN av. 1597]
- Giordano BRUNO, Degli eroici furori, 1585: "mi par che si possa inferire quel che disse il Nolano in questa ottava".
- Torquato TASSO, La Cavalletta o de la Poesia toscana, 1587: "al sonetto, a la ballata, al madrigale, a l'ottava, al capitolo e a l'altre poesie".
- Scipione Bargagli, I trattenimenti, 1587: "là dove tirar potesse il vero sentimento di quella ottava".
- Tommaso Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo, av. 1589: "per sestine, per ottave, per distici, per sonetti, per canzoni".
Cfr. Luigi Matt, Sulle prime attestazioni dei vocaboli nei dizionari, in "Studi linguistici italiani", vol. XXVIII, f. 2, 2002, pp. 272-297.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 05/09/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI