pardon

inter. (vc. fr.) si usa, spec. in formule di cortesia, per scusarsi, per ottenere il permesso di dire o fare qcs., ecc.
1759 [DELIN e GRADITe 1842 (G. Giusti)]
- Carlo Goldoni, Il conte Chicchera. Dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel Regio Ducal teatro di Milano nell'autunno del corrente anno 1759, Milano, nella stamperia di Giovanni Montano, 1759, II, 5: "Pardon. Mi son scordato / d'una donna coquette, / a lei non penso più".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 12/04/2022