passage

s. m. (vc. fr.) galleria vetrata, con negozi, locali, ecc., che mette in comunicazione vie o piazze.
1857 [GDLI e GRADITe 1962]
- Giovanni Rajberti, Il viaggio di un ignorante a Parigi, 1857, cit. da Luca Clerici (a cura di), Scrittori italiani di viaggio. Volume primo 1700-1861, Milano, Mondadori, 2008, p. 936: "I passages (sono contrade coperte di vetro, come la Galleria De-Cristoforis, e ve ne hanno tante! e molte dopo un tratto si biforcano; e poi si suddividono ancora e si anastomizzano, quasi labirinti: fate conto che sieno come alberi da spalliera sdrajati per terra), i passages, che in buona parte sono un po' tetri di giorno perché loro manca il sole, se ne vendicano la sera che è il loro trionfo".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207- 242.
Il termine entra nel lemmario del GRADITe con il vol. VIII (2007), Nuove parole italiane dell'uso.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 04/01/2022
supervisore Francesca Cialdini - UniFI