peggio che andar di notte

loc. avv. di male in peggio.
1892 [DELIN 1922 (Zingarelli)]
- Remigio ZENA, La bocca del lupo, 1892, cap. XXIV: "andarsi a rintanare in campagna per la seconda volta, era lo stesso che appendere alla finestra i drappi sporchi, saltare il fosso e mettersi nel gran commercio addirittura senza rispetti umani, peggio che andar di notte".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
---
Scheda di redazione - UniUPO - 03/07/2020