percossura

s. f. colpo, percossa.
sec. XIII [Zingarelli17 1499]
- JACOPONE DA TODI, Laude, sec. XIII ultimi decenni (umbr.): "Tre modi fa nell'anima peccato percussure: / la prima offende Deo, ched è suo creature; / la simiglianza tolliglie c'avea del suo Segnure, / e dàse en possessure del dèmone dannato".
- Vito da Cortona, Leggenda della beata Umiliana de' Cerchi, inizi sec. XIV (tosc.): "il diavolo [[...]] sì la percosse nelle reni, in tal modo che per quella percossa si dibatterono i denti sì fortemente insieme, che per quella percossura, e per lo dolore de' denti, quindici dì stette che non poté masticare il cibo".
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Scheda di redazione - TLIO - 23/12/2019