perpetuatio jurisdictionis
        
            
                loc. s. f. inv. (vc. lat.) (dir.) principio del diritto
processuale in base al quale nessun cambiamento può influire sul rapporto processuale una volta che questo si è validamente costituito.
            
            
                1934
[GRADITe (s.d.)]
            
            
            
                
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"Il foro italiano", vol. LIX, 1934, p. 757: "uno degli effetti della perpetuatio jurisdictionis per cui la competenza giurisdizionale è sottratta alle influenze dei mutamenti sopravvenuti".                
             
             
        
            Cfr. A. Simone, Latinismi non adattati di ambito giuridico, in "AVSI", vol. II, 2019, p. 67.
        
        
            
                Vedi il collegamento esterno 
            
        
            
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