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ISSN 2532-7429 Firenze, Accademia della Crusca via di Castello, 46 - CAP 50141

pianissimo

1 agg., avv. superl. di piano, lentamente, con cautela, o anche senza far rumore.
1568
- Marcus Tullius Cicero, [trad. it. G. Fabrini], Le lettere familiari latine di M. Tullio Cicerone, e d'altri autori, commentate in lingua volgare toscana da Giovanni Fabrini, con ordine, che il volgare è comento del latino, & il latino del volgare, ambedue le lingue dichiarandosi l'una co l'altra, di nuovo ristampate, et aggiuntovi alcune annotationi ne i margini, Venezia, appresso gli heredi di Marchiò [Melchiorre] Sessa, 1568, c. 20r.
La prima edizione del Sessa delle Lettere familiari è del 1561.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 27/05/2022
2 avv. (mus.) come indicazione nelle partiture, da eseguire con un grado di sonorità molto attenuato; anche s. m. inv. (abbr. pp., ppp.).
1711 [GRADITe 1778]
- Andrea Adami, Osservazioni per ben regolare il coro de i cantori della Cappella Pontificia tanto nelle funzioni ordinarie, che straordinarie, Roma, per Antonio de' Rossi alla Piazza di Ceri, 1711, p. 109.
- Arcangelo Corelli, Concerti grossi con duoi violini e violoncello di concertino obligati e duoi altri violini, viola e basso di concerto grosso ad arbitrio, che si potranno radoppiare, Opera sesta, parte prima, Amsterdam, chez Estienne Rogier, 1714, p. 23.
La dedica di A.Corelli alla Serenissima Altezza Elettorale è datata: Roma, 3 dicembre 1712; l'Op. VI fu edita postuma nel 1714.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 27/05/2022
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